Project
Electro Brera
Year
2018
Client
Greggio
Type
Vase and objects
La storicità dell’alta argenteria Greggio, protagonista delle più raffinate tavole italiane, incontra la musica elettronica e il design generando una collezione capace di coniugare il ritmo meccanico con preziose finiture a mano.
La collezione Electro Brera nasce con l’obiettivo di dare una nuova e contemporanea lettura all’oggettistica da tavola e di complemento d’arredo della storica azienda Greggio, eccellenza nella lavorazione della lega argentata dal 1948.
Si è voluto dare agli oggetti una forte estetica contemporanea e un grande impatto decorativo attraverso il rapporto tra luce e superficie metallica.
Fondamentali sono la memoria e l’immaginazione come funzioni essenziali delle cose, così all’interno del progetto l’anima industriale viene completata dall’esperta finitura manuale, frutto di una intensa ricerca del dettaglio che diventa un delicato e raffinato rito nella lavorazione.
Electro Brera vuole essere ritmo, come quello della musica elettronica, da cui prende il nome, ma anche eleganza ferma nel tempo come il famoso quartiere dei creativi di Milano. Una serie di ritmi che si amalgamano tra di loro pur rimanendo ben descritti sia dai volumi che dalle finiture superficiali; sono infatti quest’ultime a modellare la decorazione come il suono, attraverso ripetizioni ed interruzioni, fino a formare un paesaggio vario e dinamico. Le scanalature, interrotte da una superficie liscia, offrono la possibilità di creare infinite combinazioni compositive che permettono di arricchire e impreziosire le tavole con giochi di riflessioni e colori.
La collezione è composta da vasi, caraffa, bicchieri, glacette, vassoio e piccoli contenitori, tutto in lega con finiture argento, oro, blu e brunito.
“Progetto per essere un ponte che connette il pensiero al messaggio, indispensabile obiettivo del mio linguaggio artistico. Qualunque cosa io disegno nasce dall’attenzione a tutto ciò che mi sta intorno, vivo o inanimato. Se c’è un limite tra arte e design, provo a cancellarlo, riprogettando tutta la complessità esistente tra gli esseri umani e gli oggetti. Questa è la ragione per la quale credo che il rito, la memoria e l’immaginazione siano spesso la funzione essenziale delle cose. ”